La Biblioteca Malatestiana, inserita nel 2005 dall’Unesco nel registro della Memoria del mondo, è il vero gioiello di Cesena. Si trova nell’ex monastero dei Minori Conventuali e venne concepita da Malatesta Novello, signore della città, a metà del Quattrocento su progetto di Matteo Nuti.
È la più antica biblioteca comunale d’Italia. Conserva l’originario impianto basilicale a tre navate su colonne, scandito dagli antichi plutei lignei che conservano 340 codici di grande pregio, alcuni ornati da finissime miniature. Nel medesimo edificio si trova anche la Biblioteca Piana, collezione libraria di papa Pio VII, al secolo Luigi Barnaba Chiaramonti, antica famiglia del patriziato cesenate.
Il resto del centro storico conserva le tracce del glorioso passato sotto la signoria dei Malatesta, come la Rocca che dà su Piazza del Popolo, con la bellissima fontana monumentale del Masini (XVI secolo). A seguire, una passeggiata lungo la storica via Zeffirino Re conduce alla Cattedrale di San Giovanni, patrono della città, in cui spiccano gli affreschi di Corrado Giaquinto (XVIII secolo) all’interno della Cappella della Madonna del Popolo, fino al glorioso Teatro Bonci (1846).
Qui sono esposti anche 15 splendidi antichi corali del XV secolo, quelli del Cardinale Bessarione e quelli dell’Opera del del duomo di Cesena, mentre lungo il corridoio si possono ammirare i disegni delle mura della città romagnola realizzati da Leonardo da Vinci di passaggio in Romagna, nel 1502, al soldo di Cesare Borgia.